Come scegliere una buona e-bike?

Regina della mobilità ecologica cittadina, l’e-bike (o bicicletta elettrica a pedalata assistita) rappresenta ormai un trend inarrestabile nel nostro Paese. Seppur ancora lontani dalle performance europee (prima su tutte, quelle tedesche), i dati comunicati nei mesi scorsi da Confindustria ANCMA sull’andamento del mercato bici in Italia nel corso del 2018 certificano una crescita notevole del settore e-bike grazie a 173.000 unità vendute lo scorso anno con un nuovo incremento a doppia cifra pari al 16,8%. Decidere di comprare una bici elettrica ha una triplice valenza: per prima cosa, ovviamente, è “amica dell’ambiente”, secondariamente è economica (esente, infatti, da costi quali bollo e assicurazione ma anche parcheggi e pedaggi), e per ultimo, aiuta a mantenersi in forma. Chi pensa, infatti, che utilizzare con regolarità la bicicletta elettrica a pedalata assistita non aiuti a perdere peso, sbaglia. Un’e-bike permette di andare più lontano e di pedalare più a lungo. 

Sviluppo della mobilità elettrica

E’ stato dimostrato che le persone che usano le biciclette elettriche fanno più esercizio di quanto non farebbero altrimenti.
Nonostante l’aiuto della spinta elettrica, la capacità aerobica migliora e il grasso corporeo diminuisce. E’ questa, sostanzialmente, la notevole differenza che passa tra una bicicletta tradizionale e quella elettrica: con la prima non sempre è possibile scegliere quanta fatica fare. In pianura si può decidere se pedalare più o meno velocemente, in salita però lo sforzo aumenta obbligatoriamente.
E questo non solo può scoraggiare a mollare la bicicletta in un angolo ma potrebbe creare problemi ad un apparato cardiovascolare, ai muscoli e ad un sistema di termoregolazione non abituati. Con la bici elettrica, invece, lo sforzo è più graduale, meno intenso, e per questo più facile da sopportare nel lungo periodo.

Le caratteristiche dei diversi modelli

La direttiva europea 2002/24/CE definisce le e-bike come: “biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 kW la cui alimentazione è progressivamente ridotta e infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare”. Tradotto, significa che le e-bike sono veicoli ibridi: i pedali vengono mossi, oltre che con la forza muscolare, da un motore elettrico che può venire attivato o disattivato all’occorrenza. La propulsione aggiuntiva data dal motore elettrico rende la pedalata molto più semplice e meno faticosa. Questa caratteristica consente, anche a chi non è allenato, di percorrere distanze molto lunghe o avventurarsi in percorsi su terreni con dislivelli. Sul mercato esistono biciclette con motori dotati di potenze nominali maggiori di 0,25 kW, che supportano la pedalata fino a 45 km/h, ma non possono più essere definite e-bike bensì S-pedelec (abbreviazione di “Speed Pedelec”), versioni ad alta velocità delle tradizionali e-bike, che devono essere immatricolate e rispondere a specifici obblighi di legge.

Esistono differenti modelli:

  • e-bike da città;
  • e-bike race (modello bici da corsa);
  • e-MTB – Mountain bike;
  • fat-bike

CITY BIKE: perché sceglierla?

Un’e-bike ha un consumo elettrico pari circa 1 euro ogni 1.000 km percorsi. Poiché, come detto, non richiede spese di assicurazione, bollo né obbligo del casco, comprare una city bike significa fare una scelta green oriented e attenta al portafoglio. Le e-bike sfruttano le piste ciclabili e con esse si può tranquillamente accedere alle zone a traffico limitato. Non per ultimo, l’altro grande vantaggio è che sono adatte a chiunque: giovani, anziani, allenati o neofiti, tutti possono trovare nella bicicletta a pedalata assistita un mezzo di trasporto e di svago ideale. 

E-BIKE RACE: la nuova frontiera delle bici da corsa (su strada)

Seppur possa sembrare una contraddizione in termini, si stanno facendo strada le bici da corsa elettriche, vere pioniere di una rivoluzione che sta interessando il mondo delle bici sportive. Ovviamente, in chi è appassionato di bici da corsa perché interessato alla performance atletica, al superamento dei propri limiti, alla misurazione dalla propria resistenza, questa nuova tipologia di e-bike non farà certo breccia. Tuttavia, per coloro che, invece, interpretano la bici da corsa in chiave più cicloturistica, potrebbero essere interessante avere un mezzo che dia la possibilità di mantenere postura e sensazioni di guida da bici da corsa, facendo però un po’ meno fatica in salita. Indicato, quindi, per le persone più avanti negli anni o per coloro che non hanno modo di allenarsi molto.

E-MBT: la mountain bike elettrica

Quello delle e-MBT è un fenomeno esploso da qualche anno: ha fatto breccia nel cuore di molti perché è riuscito a coniugare il desiderio di immergersi completamente nella natura in modo ecologico (niente rumore o gas dello scarico delle moto da cross) al bisogno (o voglia) di ridurre la fatica fisica. Quando si decide di comprare una mountain bike elettrica, due sono gli elementi da tenere in considerazione prima dell’acquisto: il budget a disposizione e le caratteristiche tecniche (telaio, batterie peso complessivo). Seppur sia praticamente impossibile stabilire in modo assoluto quale sia la miglior e-MTB, ci sono alcuni consigli utili da seguire come, ad esempio, la scelta del telaio. Alluminio o carbonio? Il primo è più pesante ma hanno il vantaggio di poter capire se ci sono danni strutturali in caso di caduta. I telai in carbonio, invece, quest’ultimo aspetto non lo consentono ma, di contro, permettono di risparmiare almeno 1/2kg sul peso complessivo e sono adatti a chi cerca la prestazione più che un uso “travel” della e-MTB. Entrambi offrono la possibilità di inserire la batteria all’interno del telaio, migliorando notevolmente l’estetica del mezzo.

FAT-BIKE: la nuova mania

“Fat” in inglese significa grasso: e, in questo tipo di biciclette, ad essere “grasse” sono le ruote, tratto distintivo di un tipo di e-bike che sta spopolando proprio grazie ad un’estetica accattivante nonché a performance sportive grintose. Ruote più grandi significano, infatti, ottima aderenza e la bassa pressione permette di affrontare facilmente superfici morbide (come neve, fango o sabbia) o particolarmente sconnesse, come i greti dei fiumi. Di contro, non sono la scelta migliore per chi cerca la velocità o ama percorrere grandi salite e lunghe distanze. Le Fat-Bike, ideate per superare i limiti delle tradizionali mountain bike, sono versatili e divertenti e si adattano ad un pubblico di esperti e principianti.

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